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Artrosi alle mani e alle dita
Quando l’osteoartrite colpisce le mani
L’artrosi alle mani è una condizione non infiammatoria, a carattere cronico, che porta ad una lenta e progressiva degenerazione delle cartilagini presenti nelle articolazioni del polso e delle dita.
Questo processo infiammatorio interessa prevalentemente la cartilagine articolare del polso, l’articolazione carpo-metacarpale del pollice e le articolazioni prossimali e distali delle falangi.
L’artrosi alle mani ed alle dita è una condizione che si verifica quando le cartilagini delle superfici articolari, o articolazioni, uniscono un processo di usura a seguita di una situazione di cronica infiammazione.
La mano è una struttura estremamente complessa, formata da ben 27 ossa divise in tre gruppi: le ossa del carpo, le ossa del metacarpo e quelle delle falangi, che compongono le dita.
Oltre alle numerose ossa, la mano presenta anche varie articolazioni, necessarie a collegare le falangi alla struttura del metacarpo e quest’ultima al polso, oltre che a garantire la necessaria flessibilità all’insieme.
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Cause/Fattori
La principale causa di artrosi alle mani è associabile all’avanzare dell’età e, come sovente avviene per la patologia artrosica, al naturale deterioramento delle superfici articolari.
I tre principali fattori di rischio correlati all’insorgere della patologia sono: l’appartenenza al sesso femminile (le donne, infatti, sono soggette a contrarre la malattia in misura molto maggiore rispetto agli uomini), l’obesità e la presenza di traumi o fratture alle mani subiti in passato.
Sintomi
I sintomi dell’artrosi alle mani presentano alcune manifestazioni di carattere generale, comuni alla maggioranza delle persone colpite, ed altre più specifiche dipendenti dall’articolazione colpita dal fenomeno artrosico.
La sintomatologia generale comprende rigidità articolare, dolore profondo, particolarmente intenso al mattino e suscettibile a determinati movimenti, gonfiore e riduzione della mobilità articolare.
I sintomi correlati all’articolazione interessata includono, invece, la possibile insorgenza di rigonfiamenti caratteristici, così classificati:
- Noduli di Heberden (inserire foto)
Se l’artrosi colpisce le articolazioni interfalangee distali possono insorgere questi particolari rigonfiamenti, localizzati tra le seconde e le terze
- Noduli di Bouchard (inserire foto)
Quando il processo artrosico interessa le articolazioni interfalangee prossimali si possono, invece, presentare queste protuberanze tra le prime e le seconde
In generale chi viene colpito da artrosi, specie nella fase più avanzata della malattia, presenta notevoli difficoltà di movimento che, tipicamente, impediscono l’esecuzione dei movimenti di precisione e rendono difficoltoso anche lo stringere saldamente un’oggetto nella mano. Naturalmente ciò comporta gravi limitazioni nello svolgere le più comuni attività quotidiane, con riflessi sull’autonomia stessa della persona.
Diagnosi
Di norma, è sufficiente una visita specialistica corredata da un’attenta anamnesi per diagnosticare la patologia artrosica, con gli esami strumentali che possono essere prescritti per poter meglio valutare il danno a livello cartilagineo.
Terapia
Allo stato attuale, la medicina non dispone di trattamenti efficaci per curare l’artrosi della mano, ma solamente di terapie sintomatiche e conservative, volte cioè, ad alleviare i dolori all’arto ed a scongiurare, per quanto possibile, un ulteriore avanzamento della patologia.
Oltre alla somministrazione di antidolorifici ed antinfiammatori, ai pazienti viene consigliato l’uso di specifici tutori che, associati a trattamenti fisioterapici, permettono di controllare il dolore e rallentare il decorso della patologia.
Anche la fangoterapia offre notevoli benefici a pazienti con artrosi. Grazie ad un miglioramento del nutrimento delle strutture articolari e le proprietà anti-infiammatorie si ottiene una significativa riduzione del dolore e, a lungo andare, anche un miglioramento oggettivo al controllo radiologico delle strutture articolari coinvolte. La fangoterapia può essere considerata una terapia di “mantenimento”.
La fangoterapia è un ottimo rimedio naturale ad azione antinfiammatoria ed analgesica.
Ottima accoglienza in un contesto familare di assoluta efficienza e professionalità