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Artrite reumatoide
la forma artritica
forse più conosciuta
L’artrite reumatoide è la forma artritica forse più conosciuta. È una patologia sistemica che si caratterizza per un processo infiammatorio cronico ed un decorso potenzialmente invalidante. Inizialmente l’infiammazione interessa la membrana articolare per poi interessare tutta l’articolazione ed estendersi, nei casi più gravi, anche ad altri tessuti ed apparati.
Si stima che l’artrite reumatoide colpisca circa il 2/3% della popolazione manifestandosi, solitamente, tra i 40 ed i 60 anni d’età; ad esserne colpite sono soprattutto le donne che hanno una possibilità di contrarre la malattia più che doppia rispetto agli uomini.
Nei casi più gravi, che solitamente si manifestano nei pazienti più anziani, l’artrite reumatoide porta a gravi deformazioni delle articolazioni ed è pertanto conosciuta anche come artrite deformante.
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Cause/Fattori
L’artrite reumatoide non ha una causa univoca, bensì dipende da una molteplicità di fattori e concause. Nei soggetti geneticamente predisposti, la risposta autoimmune viene attivata da una causa scatenante di varia natura: può essere associata a fattori metabolici, come lo stress, o correlati ad altre patologie, come le infezioni virali (herpes o Epstein-Barr) o da proliferazioni batteriche (come quelle responsabili delle parodontiti).
Secondo alcuni studi anche gli scarsi livelli di vitamina D possono favorire lo svilupparsi della patologia, mentre è ormai comprovata la correlazione fra fumo e maggiori probabilità di insorgenza dell’artrite reumatoide.
Si manifesta prevalentemente nelle donne di età compresa fra 35 e 50 anni.
Sintomi
Inizialmente l’artrite reumatoide causa un rigonfiamento a livello della membrana sinoviale dell’articolazione, ciò comporta dolore e può compromettere la capacità di movimento del paziente.
In seguito può estendersi ad altri organi ed apparati, causando deformità a mani e piedi ed interessando occhi, pelle, polmoni e sistema circolatorio.
Diagnosi
La diagnosi di artrite reumatoide viene formulata dallo specialista a seguito di un’accurata anamnesi volta non solo a valutare le condizioni del paziente ma anche la familiarità con la patologia.
Solitamente vengono poi prescritti esami clinici volti a rilevare particolari anticorpi indicatori, come il ben noto fattore reumatoide (RF); sono inoltre comuni da riscontrare alti livelli di ferritina associati a sindrome anemica.
Terapia
Il primo approccio terapeutico per la cura dell’artrite reumatoide prevede un miglioramento dello stile di vita del paziente e la riduzione dei dolori causati dalla patologia; vengono dunque prescritte diete specifiche e somministrati farmaci antinfiammatori quali FANS e DARMS come il metotrexato, ma anche terapie più innovative con anticorpi monoclonali.
Nei casi più gravi, tipici della fase avanzata della patologia, si è soliti ricorrere alla chirurgia per correggere le degenerazioni articolari e ripristinare, per quanto possibile, aspetto è funzionalità dell’apparato colpito.
In ambito termale l’applicazione del fango non trova indicazione, ma l’immersione in acqua termale offre benefici e attenuazione dei dolori cronici a lungo termine.
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